domenica 5 giugno 2011

Referendum : è in gioco il futuro dei figli italiani

Il 12 e il 13 giugno il popolo avrà la possibilità di manifestare la sua opinione su argomenti importantissimi: i quesiti saranno quattro e riguarderanno l'acqua,il nucleare e il legittimo impedimento.
Il primo quesito cita:
Volete Voi che sia abrogato l'art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e finanza la perequazione tributaria", convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall'art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia", e dall'art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea", convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale?"
L'abrogazione di questo articolo vieterà gli affidamenti di gestione del servizio idrico a società di capitali, concedendo tale gestione ad enti di diritto pubblico con la partecipazione di cittadini e comunità locali.
Cosa cambia col voto?
se vince il SI: il servizio idrico è gestito da enti pubblici.
se vince il NO: la gestione del servizio idrico può essere affidata ad aziende private.
il secondo quesito sull'acqua afferma: "Volete Voi che sia abrogato il comma 1, dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?"La parte che si vuol modificare con questo referendum riguarda il comma che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% senza collegamento a reinvestimenti per il miglioramento del servizio. Significa che le tariffe dell'acqua possono essere aumentate arbitrariamente, giustificandole con investimenti.Cosa cambia col voto?
se vince il SI: le aziende possono farsi pagare solo le spese di manutenzione degli impianti.
se vince il NO: le aziende private che gestiscono la fornitura di acqua possono decidere il prezzo ed ottenere profitti garantiti sulla tariffa.
Il quesito sul nucleare invece cita: "Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti:
art. 7, comma 1, lettera d): realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare."Con questo quesito referendario si chiede l'abolizione una parte del decreto legge ("disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge "con modificazioni" il 6 agosto dello stesso anno) che permette la costruzione e l'utilizzo di nuove centrali per l'energia atomica in Italia.
Cosa cambia col voto?
se vince il SI: in Italia non verranno costruite centrali elettriche nucleari.
se vince il NO: rimane valido il permesso di costruire centrali nucleari nel nostro territorio nazionale.E l'ultimo quesito quello sul legittimo impedimento afferma: "Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonché l'articolo 2, della legge 7 aprile 2010 n. 51, recante Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?"Il referendum chiede la cancellazione totale della legge che permette a premier e ministri di non presentarsi in udienza invocando il legittimo impedimento, ovvero l'impossibilità di presentarsi davanti ai giudici derivante da impegni istituzionali. In origine la norma consentiva al premier e ai ministri di autocertificare il proprio impedimento; dopo la sentenza della Consulta invece l'impedimento deve essere stabilito dal giudice, che tuttavia difficilmente può negarlo.
Cosa cambia col voto?
se vince il SI: il legittimo impedimento viene cancellato, i cittadini sono tutti uguali davanti alla legge.
se vince il NO: il legittimo impedimento rimane invariato, premier e ministri possono invocarlo.

il popolo è chiamato a dire la sua su questioni fondamentali, che determineranno non solo il futuro del paese ma anche dei figli dei cittadini stessi che voteranno.
Molti cittadini si stanno mobilitando per informare e diffondere le loro ideologie e non essere di parte in questi casi è davvero difficile.

Per manifestare alcuni ragazzi si sono rinchiusi in un "buco" dal quale usciranno solo il 12 giugno per votare. La manifestazione ha preso il nome di . Il cantante Piotta ha partecipato alla propaganda dell'iniziativa realizzando il video del suo singolo nel luogo in cui questi cinque ragazzi si sono rinchiusi.

La follia in effetti non è quella di vivere per settimane in un "Buco" ma quella di proporre l'energia nucleare in un periodo in cui tutti vorrebbero uscirne.

Ma l'interesse della politica Italiana come ben sappiamo non è il bene comune ma l'economia , la crescita dei rientri e il giro della ruota della fortuna.
Ai cittadini invece interessa molto di più il futuro dei propri figli e si spera che lo dimostreranno con un quorum alto

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